strategie di seo e web marketing

SEO e web marketing: l’evoluzione delle ricerche sul web

Per ottenere dei buoni risultati con la tua strategia di SEO web marketing è fondamentale riuscire ad intercettare -e se possibile anticipare- i nuovi trend che spingono i consumatori all’acquisto sul web.

Ma come si stanno muovendo le ricerche su Google in questo senso? O meglio, quali risultati vengono mostrati dal motore di ricerca in base alla query ricercata?

Come si stanno evolvendo l’attività di SEO e web marketing

Ad oggi la SEO continua ad essere viva e vegeta, a dispetto delle voci che la davano per spacciata già anni fa, suggerendo che l’unica attività di web marketing possibile per la promozione di un sito internet fosse la pubblicità a pagamento.

Non è affatto così. La SEO continua ad essere un elemento fondamentale per il ranking di una sito internet, insieme a tutte le pratiche collaterali quali link building e social signals.

Come dicevamo, in base alle query di ricerca immesse dall’utente, i risultati in SERP  restituiti da Google sono molto diversi. Se la query è indirizzata verso informazioni generiche, Google premia di gran lunga la SEO e fa apparire nelle prime posizioni siti dai contenuti utili per l’utente. 

Ricordiamoci sempre che il motto di Google “Content is King” è più attuale che mai, e probabilmente diventerà un fattore predominante per il posizionamento anche per i futuri anni.

Il discorso cambia radicalmente se le la ricerca viene fatta su keywords dalla vocazione prettamente commerciale:

 

seo e web marketing

 

Se proviamo ad inserire una keyword che Google reputa “commerciale” , ci troveremo come risultati di ricerca una pagina che dona molta più visibilità agli inserimenti pubblicitari a pagamento.

Le tendenze di web marketing quindi, su specifiche query che potrebbero portare ad un acquisto, sembrano indirizzarsi in maniera assoluta verso la pubblicità a pagamento, come Google AdWords e Google Shopping. Quindi all’utente in questi casi vengono restituiti contenuti automatizzati immediatamente visibili all’inizio della SERP. Addirittura in certi casi è necessario far scorrere la pagina verso il basso per poter vedere i primi risultati organici.

Quindi l’attività dei SEO è inutile? È necessario pagare inserzioni pubblicitarie per ottenere traffico verso il proprio sito? Certo che no.

 

Google vuole restare il motore di ricerca numero uno al mondo

 

Google nel tempo ha letteralmente sovrastato tutti gli altri servizi di ricerca sul web: negli anni duemila i motori di ricerca che dominavano il mercato erano diversi, tra cui Yahoo, che proprio ieri ha annunciato la probabile dismissione di alcuni suoi core-business aziendali. Al giorno d’oggi per il mercato occidentale la stragrande maggioranza delle ricerche online dei consumatori viene fatta esclusivamente su Google.

Questo perché il colosso di Mountain View ha sempre puntato sulla qualità dei contenuti proposti ai propri utenti, e perché si è sempre imposto di fornire il miglior risultato possibile in risposta alle reali necessità di ricerca degli utenti. Ed è per questo che tra i risultati organici (quindi quelli che Google propone “per merito” e non dietro pagamento) su query contenenti parole chiave come “cosa fare se”, “perché fare”, “come fare” i risultati sono determinati esclusivamente dal posizionamento attraverso attività di SEO.

Quindi per un sito o blog di business è possibile risultare tra le prime posizioni su Google per query meno generiche, dove la concorrenza è più bassa ed è più semplice posizionarsi. Query più specifiche premiano siti con contenuti che forniscono una reale utilità al lettore, come guide pratiche e recensioni. Attraverso queste query quindi è possibile generare un enorme traffico verso il sito di nostro interesse, passando attraverso le ricerche più disparate che gli utenti possono immettere nel motore di ricerca.

 

Vi ricordiamo che in realtà è la SEO stessa a far generare il maggiore traffico a Google: se ad un certo punto il motore di ricerca proponesse risultati esclusivamente a pagamento (o quasi) il numero di persone che quotidianamente visitano il sito crollerebbe. E Google è perfettamente conscio di questo, quindi fa di tutto per premiare i siti ottimizzati in ottica SEO e che diano una reale soddisfazione all’utente, con contenuti utili e di qualità. Senza questo meccanismo verrebbero a crollare gli ingenti investimenti pubblicitari fatti sulla piattaforma.

 

L’attività di SEO è più utile che mai

Se un sito è ben posizionato tra i risultati naturali di Google per diverse query di ricerca, nella maggior parte dei casi è merito dell’attività di SEO.

 

strategie seo

 

Sono infatti i consulenti SEO ad abbellire i siti, a ripulirli da tutto ciò che non rispetta pienamente le linee guida di Google e a renderli pertinenti a livello semantico con le query di ricerca degli utenti. Un bel sito, con contenuti chiari ed immediati, perfettamente visibile da dispositivi mobili e ricco di contenuti utili rende gli utenti felici, che ben presto si possono trasformare in compratori soddisfatti.

Inoltre l’attività di consulenza SEO non finisce qui: dopo l’ottimizzazione On-site e Off-site, e dopo aver riempito il sito di contenuti utili per gli utenti, chi svolge questa delicata attività deve anche riuscire a capire se l’utente che visita la pagina è soddisfatto o meno di ciò che legge. Non è solo importante l’aumento di traffico organico, ma è fondamentale che il visitatori trovi esattamente ciò che sta cercando e che resti sempre soddisfatto di ciò che trova.

L’esperienza utente sta diventando sempre più importante. Sia che il sito che dobbiamo posizionare sia di natura commerciale oppure no.

Sarà compito di chi si occupa delle strategie di SEO tenere sotto controllo la frequenza di rimbalzo, ed evitare che un utente visiti la sola pagina del sito su cui è atterrato. Al contrario, è importante che il visitatore faccia un secondo click, magari un terzo, e fare in modo che si arrivi ad una conversione.

Inoltre l’esperto SEO deve anche essere perfettamente a conoscenza dell’esperienza di ricerca degli utenti. Le attività classiche di ottimizzazione di un sito al fine del suo posizionamento sui motori di ricerca come la link building, l’ottimizzazione della struttura del sito, il controllo dei link e degli anchor text interni, l’ottimizzazione dei meta title e delle meta description, l’ottimizzazione dei contenuti on page, la modifica della struttura degli url, l’utilizzo dei meta robots, l’analisi delle keywords sono tutte attività fondamentali sia per far capire a Google di cosa tratti un determinato sito, sia a rendere gratificante la visione dello stesso da chi lo visita.

Il web marketing è sempre in movimento. I modi di raggiungere un sito web sono molteplici, come il click su una newsletter, su un banner di Facebook, tramite la visione di un video su YouTube o attraverso la ricerca di una domanda su Google.

L’obiettivo che un buon SEO si deve porre non è solo quello di “trascinare” più visitatori su un sito, ma anche quello di renderli dei compratori soddisfatti.

Se hai domande inerenti alle nuove tendenze di SEO e web marketing non esitare a contattare la nostra web agency Smartbee.

 

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